
Carissimi allievi, docenti e musicisti
il modulo di “didattica a distanza”, adottato dalla scuola civica MeA, in conseguenza alle misure straordinarie per il Covid-19, ha raggiunto una soglia di partecipazione dell’80 % degli allievi.
Nell’arco di una settimana sono stati avviati quasi tutti i corsi strumentali individuali e a breve ci occuperemo dei corsi collettivi (teoria, solfeggio e armonia) così come di alcuni laboratori di musica d’insieme (interclasse, coro e percussioni afro) per i quali è tuttavia necessaria una rimodulazione metodologica che preveda un uso più avanzato dei meeting on line, delle videolezioni pre-registrate e di altri strumenti sperimentali finalizzati alla fruibilità collettiva “a distanza”. Tra qualche giorno potremo infine dare indicazioni sulle modalità di recupero delle lezioni per tutti coloro che, per ragioni diverse, non hanno potuto aderire al modulo di didattica online.
Oltre all’utilizzo del sito ufficiale MeA per il caricamento dei materiali didattici da parte dei docenti (www.scuolacivicamea.it), la didattica a distanza ha implicato l’utilizzo di diverse piattaforme multimediali come Webex (promossa e gestita da Doc Educational), Skype e Zoom. Mentre le difficoltà iniziali dovute alla registrazione on line da parte degli allievi gradualmente si diradano, permangono alcune problematicità nell’uso pratico di questi strumenti interattivi: latenza e saturazione del suono, mancata sincronizzazione audio video, interruzioni di linea, etc… ostacoli presenti in tutte le piattaforme in nostro uso (seppur con gradualità differenti) e tutt’oggi insuperabili, a meno che non si usino le piattaforme della Nato che senz’altro funzionano meglio delle nostre.
Per aggirare questi ostacoli ciascun insegnante, dopo aver scelto su quale piattaforma operare, ha indicato modalità semplificate di interazione ai propri allievi, ha condiviso un metodo e un cronoprogramma di lavoro, ha garantito la continuità del percorso formativo di ciascun allievo ma, soprattutto, ha orientato la propria azione verso la massima “umanizzazione delle lezioni” tenuto conto di una prassi non consolidata e ancora molto nuova, tanto per gli allievi quanto per gli insegnanti. Ai docenti della scuola civica MeA in primis va dunque uno speciale ringraziamento da parte degli allievi e dello staff.
Bisogna considerare che, al netto del dramma che oggi la realtà dei fatti impone a milioni di persone, a tanti allievi è stato in realtà concesso un tempo domestico nuovo e prezioso, da sfruttare per coltivare interessi e passioni, un tempo quasi “regalato”, ai limiti del surreale in un mondo che corre (che correva), un tempo che, sperabilmente, non avremo mai più e che per questo è un tempo da non sprecare. Proprio a partire dalla considerazione di questo bene così prezioso vi invito a condividere e valorizzare alcuni aspetti positivi della didattica online che personalmente, anche come docente, non ho potuto ignorare:
- Per un po’ di tempo non è l’allievo che va a lezione ma il docente che entra nello spazio sacro e intimo dell’allievo (la saletta, la cameretta, lo sgabuzzino) e quindi il docente può aiutare l’allievo a gestire al meglio il proprio studio e il proprio metodo di lavoro a casa.
- 30 minuti di didattica (notoriamente pochi nelle lezioni ordinarie) sono invece sufficienti per una lezione sul web e oltre diventa faticoso e stancante sia per allievi che per i docenti, tenuto conto anche dei nostri sistemi di connessione che sono più da far west che da Nato e non con fibra come quelli di Milano, Roma o Cagliari.
- I docenti possono gestire con maggior elasticità il calendario lezioni, soprattutto qualora un allievo si trovi in difficoltà. Possono organizzare uno o più incontri settimanali, possono recuperare le lezioni pregresse perse.
- Possono esser scambiati con maggior facilità e rapidità, studi, ascolti, dispense, registrazioni casalinghe e altri materiali e ciò è reso possibile dall’inaspettata quanto obbligata impennata delle capacità tecnologiche da parte di tutti noi
- … lascio il punto 5 per eventuali commenti positivi della didattica on line da parte vostra.
Riconoscere alcuni aspetti positivi della didattica a distanza serve per maturare una mentalità elastica e positiva, utile per adattarsi alle difficoltà e proseguire nei percorsi formativi intrapresi senza subire ulteriori impedimenti. È tuttavia opportuno specificare che l’adozione di questa prassi non significherà MAI tentare di sdoganare la didattica a distanza come “modalità ordinaria di lavoro del futuro”, anche se molti, per interessi e comodità diverse, ci proveranno. Per MeA si tratta di una parentesi straordinaria, di una modalità alternativa e temporanea di lavoro, della costruzione di una via di fuga dall’immobilismo e dall’isolamento suggeriti dalle circostanze, della promozione di uno studio individuale comunque proteso verso la dimensione sociale del fare musica con e per gli altri, valorizzando questa dimensione al pari di quella artistica e culturale.
Cari allievi la musica ha bisogno di vicinanza, interazione e complicità, ha bisogno di trasudare emozione ed essere ispirata, ha bisogno di essere una storia d’amore tra voi e l’universo, ecco perché usare il tempo per coltivare e approfondire questo rapporto non solo vi risulterà gratificante ma rappresenterà nel tempo uno dei migliori investimenti della vostra vita… .non sprecate il tempo e dateci dentro ora che il tempo c’è!
Manca un pò non incontrarsi per i corridoi di scuola, scambiarsi una stretta di mano, due chiacchiere e via a tirar fuori la musica che ci scorre dentro; presto ci rivedremo in carme e ossa quindi per ora vi saluto ringraziandovi ad uno ad uno per esser presenti, partecipi e protagonisti di questa scuola… ai tempi del Corona virus.
Carlo Sezzi (d.a Scuola Civica MeA)